Una poesía mía

Encontré una poesía que escribí en 2009, después de volver de uno de mis viajes a Italia.
Se llama CON GLI STESSI OCCHI. Se las comparto!

“Con gli stessi occhi”

Gli occhi di ieri erano quelli pieni di speranza.

Speranza perche una terra lontana e sconosciuta li aspettava con le braccia aperte.

Uomini da gli occhi brillanti per le lacrime per quello che stavano lasciando.

Brillanti, come stelle nella notte scura, per quello che gli aspettava.

Portavano i bauli e le valigie pieni di cose.

Cose che li legavono a la terra che stavano lasciando.

Cose chissa insignificanti per il suo valore.

Cose che facevano parte della loro vita y delle loro abitudini.

Forse, il mescolo di legno che mia madre adopera ancora.

E che mia figlia, sua nipote valuta.

Quel pezzo di legno rinchiude in se tanti sapori ma anche dispiaceri.

E uguale a qualsiasi altro simile, ma e diverso.

Ha sopravissuto due generazioni.

E consumato come la vita di mia madre.

Ma gli fará onore al di la della sua vita.

Questo e lo sguardo di mia figlia oggi,

Che attraverso della sua nonna conosce e ama l´isola dove e nata.

Ama ogni opera d´arte, ogni piccolo angolo dei paesetti.

Delle citta che ha conosciuto e goduto.

Anche se questo sguardo e di oggi,

Rinchiude qualcosa di nostalgia,

Di un focolare che, e sicura e stato l´origine della sua giovane vita.

Silvana Salvucci
2009

mama